Attività Filiera Upstream
(dati 2017)
8,8 milioni di tonnellate di minerali solidi
4,1 milioni di tonnellate di petrolio e 5,7 miliardi di mc di gas naturale
⇓
Un contributo al fabbisogno italiano di idrocarburi
7,3% per l’olio e 7,5% per il gas
⇓
riduzione della “bolletta energetica” per un valore di circa
2,5 miliardi di euro.
Investimenti totali
(dati 2016)
Circa 930 milioni di euro
Fatturato e addetti
(dati 2016)
3,1 miliardi di euro
+
17 miliardi di euro di fatturato del “parapetrolifero” italiano nel mondo (dato 2015).
in Italia circa 10.000 addetti diretti e indiretti della sola attività estrattiva
+
circa 20.000 addetti indotto esterno al settore
la produzione delle imprese parapetrolifere per l’export implica
circa 85.000 addetti (dato 2015)
Complessivamente circa 115.000 persone impiegate in Italia in produzioni legate all’attività estrattiva di idrocarburi e minerali industriali.
Parco infrastrutture
(dati 2017)
collegati a
120 piattaforme a mare operative >
91 centrali di trattamento per olio e gas a terra >
14 impianti di stoccaggio gas >
+
33 siti di produzione di minerali industriali
Ricerca
(dati 2015)
Investimenti per oltre 300 milioni di euro all’anno
coinvolgendo università e politecnici
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formazione di know-how di altissima specializzazione
Imposte
(dati 2015)
Circa 630 milioni di euro di imposte sul reddito di impresa
e più di 200 milioni/anno* di royalties e canoni
Se si considerano complessivamente
l’attività mineraria e “parapetrolifera” per l’export
circa 5 miliardi di euro all’anno.
Riserve
(da SEN 2013)
125 mtep di riserve già accertate di gas e petrolio
circa 700 mtep di riserve tra certe, probabili e possibili
Investimenti cantierabili
(dati 2014)
Sono oltre 17 miliardi di euro gli investimenti in impianti produttivi che gli operatori di Assomineraria sono pronti a realizzare nell’arco di quattro-sei anni per lo sviluppo delle riserve accertate.
Come delineato nella strategia energetica nazionale, si prevede la creazione di almeno 90 mila posti di lavoro distribuiti nel periodo considerato.
Il conseguente aumento della produzione consentirebbe un raddoppio della quota di copertura dei fabbisogni nazionali di idrocarburi, una crescita dell’80% di imposte e royalties ed un risparmio sulla “bolletta energetica” del paese superiore di 10 miliardi all’anno di euro per la durata della produzione.